La Tuscia

Tuscia: tour in pullman

La Tuscia è una regione nota anticamente come Etruria, il territorio abitato dagli Etruschi, conosciuti appunto come Tusci. Alle origini comprendeva un territorio particolarmente ampio, compreso tra la Toscana, l’Umbria occidentale e il Lazio settentrionale, questo fino almeno all’Alto Medioevo. 

Oggi la Tuscia interessa sostanzialmente l’Alto Lazio nonché le aree confinanti di Umbria e Toscana. Un’estensione che comprende l’intera provincia di Viterbo, per circa 3612 km e 60 comuni.

La Tuscia è una regione che presenta un fascino antico e raffinato, denso di cultura sotto molteplici aspetti: storico-archeologico, religioso, gastronomico, compresi diversi prodotti tipici a marchio DOP, IGT e IGP.

Non è un caso se è una meta turistica particolarmente apprezzata, complice la natura verde e variegata che presenta un fascino unico. A riecheggiare è il passaggio degli Etruschi e di tutti gli altri popoli che, con le loro dominazioni, hanno reso la regione ricca di influenze, contaminazioni, espressioni. Tutte da scoprire con sguardo curioso, attento, a tratti piacevolmente silenzioso, ma solo perché ammaliante.

La Tuscia e il suo nome

Il nome Tuscia, deriva dal latino Tuscia, e designava il territorio abitato dagli Etruschi. Etruscus, contratto, diventa tuscus: da qui Tuscia, a sua volta sinonimo di Etruria. 

La parola Tuscia è stata usata nel Medioevo e fino all’Ottocento come sinonimo di Toscana, cosa che è cambiata con la definizione dei nuovi confini regionali. La prestigiosa Università fondata a Viterbo ha cambiato anch’essa denominazione, acquisendo quella di Università degli Studi della Tuscia.

Secondo una prospettiva storica, si può distinguere la Tuscia in:

  • Tuscia romana. L’attuale Lazio settentrionale: l’antica provincia del Patrimonio di San Pietro, oggi l’area che si trova a Nord di Roma e raggiunge il Lago di Bracciano.
  • Tuscia ducale. Comprendeva i territori del Lazio che si trovavano sotto il Ducato di Spoleto.
  • Tuscia longobarda. L’odierna Toscana, con i territori sottoposti ai Longobardi, quelli del Ducato di Tuscia.

Tuscia è quindi tante cose, tutte da scoprire. Capaci di rendere dolce il soggiorno e di proporre prospettive particolari.

Cosa vedere in Tuscia

La Tuscia ben si presta a essere visitata in pullman. Le località degne d’interesse sono tante e tutte diverse tra loro. Tra queste c’è Civita Di Bagnoregio, una delle esperienze più belle che si possono fare in Tuscia. Il nome Civita significa “la città che muore” e ben ne sintetizza la bellezza antica, capace di sfidare il tempo e l’erosione dello sperone tufaceo su cui la cittadina si trova posizionata. Il tutto in un contesto magico come quello della Valle dei Calanchi, le cui forme particolari sono frutto dell’azione del vento e della pioggia.

Non lontano da Civita di Bagnoregio si trova il Lago di Bolsena, il lago vulcanico più grande d’Europa e il quinto per dimensioni tra quelli italiani. Nel lago sono presenti due isole: l’Isola Bisentina e l’Isola Martana. La conformazione è, complice l’origine vulcanica, piuttosto turbolenta, legata al contesto montuoso-collinare in cui il lago si trova inserito: quello dei Monti Volsini. Le acque sono balneabili; il colore è cangiante e trasparente, proprio come la rena scura, tipica della sabbia vulcanica.

Non può mancare una visita alla capitale della Tuscia, Viterbo, soprannominata la “Città dei papi”, essendo stata la sede pontificia tra il 1257 e il 1281. I primi insediamenti a Viterbo risalgono agli Etruschi e la città presenta un assetto monumentale realizzato a partire dalla pietra locale: il peperino. Tra itinerari sotterranei, chiese, chiostri e torri medievali, Viterbo si rivelerà una piacevole scoperta.

La Tuscia è un territorio che non ci si stanca mai di vedere. Tra le tante località su cui potremmo soffermarci a lungo vi segnaliamo Montefiascone, Bomarzo, Civita Castellana, Nepi, Montalto di Castro, Bracciano e Vetralla. Un elenco che potrebbe proseguire ancora a lungo, invogliandovi a tornare più volte per ripercorre le orme degli antichi Etruschi.

Perché visitare la Tuscia

I motivi per cui vale la pena visitare la Tuscia sono diversi. Il primo è che si tratta di una regione dove l’autenticità regna sovrana. Lo confermano i sapori del territorio, genuini e prelibati, spesso robusti ma mai artefatti, complice una materia prima d’eccezione.

Parliamo di un territorio dalla forte vocazione contadina e in cui non mancano le prelibatezze gastronomiche, tra vini, formaggi, salumi, le stesse verdure hanno un altro sapore, in Tuscia.

Si tratta, inoltre, di un’area dalla forte vocazione culturale. Lo conferma il fatto che Viterbo, oltre a essere stata una sede papale importante, come abbiamo accennato poc’anzi, è teatro di uno dei maggiori atenei italiani: l’Università della Tuscia.

Il motivo della fortuna di Viterbo è da ricercare soprattutto nella posizione strategica, non lontano dall’Umbria e dall’Abruzzo. La Tuscia è del resto una regione che non dista molto dai confini, anzi: permette di percorrerli, con la sensazione di accorciare le distanze.

Un discorso che riguarda anche la percezione temporale. Nei borghi e nei luoghi naturalistici che caratterizzano il paesaggio, il tempo sembra essersi fermato. Una dimensione percepibile a Bolsena come a Civita di Bagnoregio, con il suo inesorabile trascorrere del tempo. Non è forse la possibilità di respirare una simile atmosfera un buon motivo per visitare la Tuscia? I paesi sono arroccati e si trovano su speroni di tufo dall’aspetto imponente e maestoso.

I borghi, a parte quelli già citati potremmo soffermarci ad esempio su gioielli come Caprarola e Bagnaia, vedono un diramarsi di vie e viuzze, tra piccole case in pietra, con porte rigorosamente in legno, fontanelle, vasi di fiori, un pullulare di botteghe artigiane.

Anche in questo caso, la parola chiave è autenticità. Ogni strada, ogni angolo, presenta un’atmosfera densa di fascino, complici le cure dedicate da un popolo che è erede degli Etruschi e dei Romani, di un passato ricco di lustro e capace di resistere al trascorrere dei secoli.

Tra monumenti, laghi e natura

La Tuscia è un concentrato di natura, tra laghi, tramonti, faggete, boschi, affacci paesaggistici inaspettati. 

Nella Tuscia Viterbese, l’area indubbiamente più interessante è quella di Bolsena, nelle cui vicinanze c’è un paesino colorato: parliamo, non tanto del borgo omonimo ma di una piccola località graziosa. Si chiama Marta.

Un altro lago non meno affascinante è quello di Vico. Di origine vulcanica, è situato tra Viterbo e la frazione di San Martino al Cimino. Regala diversi scorci naturalistici d’eccezione, valorizzati dall’architettura rispettosa del territorio.

Il paesaggio della Tuscia non è solo lacustre. A fare da cornice sono le montagne: i Monti Cimini e i Monti Volsini, dove non di rado è possibile incontrare, passeggiando, testimonianze archeologiche risalenti al periodo etrusco. Tra queste troviamo Sutri, città la cui fondazione risale proprio agli Etruschi e dalla struttura medievale. Il tutto in un’immersione totale della natura, non solo rispetto alla flora ma anche alla fauna: può capitare di incontrare lungo la strada una volpe o un istrice.

Per quanto riguarda i monumenti, la Tusca ne è ricca, nei luoghi più rinomati come Civita di Bagnoregio e Viterbo, ma non solo. Ne è un esempio Palazzo Farnese a Caprarola, uno degli esempi più pregevoli del Manierismo, e il Palazzo Comunale di Vitorchiano, con la magnifica vista panoramica dall’alto.

La Tuscia è una piccola regione del Lazio, ma tanto nasconde al suo interno, tra natura, gastronomia, monumenti e archeologia. C’è solo l’imbarazzo della scelta, prima di partire in tour.

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