Viterbo sotterranea e città dei Papi

161.00

11% Off

SKU: N/A

Escursione di un giorno in pullman gran turismo con accompagnatore, guida locale, ingressi dove previsti, pranzo con menu fisso presso un ristorante tipico.

I posti in pullman verranno assegnati secondo l’ordine di arrivo delle richieste.

Viterbo sotterranea e città dei Papi

Programma del tour

Il tour alla città di Viterbo è ricco di situazioni differenti e misteriose, tutte da scoprire. L’intera provincia è un insieme di storia, tradizione e paesaggi incontaminati e diversi fra loro che vale la pena di ammirare passandovi attraverso. La città, capoluogo di provincia, è infatti soprannominata la Città dei papi e preserva ancora oggi alcune aree nascoste e intrise di mistero, come la Viterbo sotterranea e il museo dei Templari.


MATTINA

Viterbo città dei Papi

Al mattino il tour si concentrerà sulle bellezze storico architettoniche dell’epoca medievale. Castrum Viterbii, nome latino dell’odierna città di Viterbo, si sviluppò così tanto durante i due secoli successivi all’anno mille che Roma decise di farne sede papale. Viterbo divenne così, fra 1257 e il 1281, sede pontificia e ciò le valse il nome di “Città dei papi”, che l’accompagna ancora oggi.

D’origine etrusca, il suo assetto monumentale rientra tra i più importanti della regione Lazio. Durante il tour avremo modo di visitare monumenti, palazzi storici e importanti opere artistiche e strutturali, così come il quartiere medievale con le sue chiese, i chiostri e le torri. La caratteristica? La pietra con cui si costruiva all’epoca, il peperino: tipica viterbese. Le mura medievali che la contornano ancora oggi, con le loro robuste torri, furono costruite fra il 1095 e il 1268 e contano ben otto porte d’ingresso.

Pranzo in ristorante con menu tipico


POMERIGGIO

Viterbo sotterranea

Viterbo non è solo tutta da scoprire sulla superficie… ma anche sottoterra. Per questo, la seconda parte del tour, quella pomeridiana, parte proprio dal fitto reticolo di gallerie sotterranee che dal centro storico arrivano all’esterno della cinta muraria. Questo percorso è stato scavato nel tufo – roccia vulcanica tipica della zona – e la sua origine è incerta. Ci sono tuttavia diverse teorie, alcune di queste sostengono che risalga persino al periodo etrusco. Utilizzati lungo tutto il corso della storia, i cunicoli rappresentavano il giusto nascondiglio di chi aveva necessità di scappare oppure consegnare informazioni senza essere visto. Il tour guidato ti porterà alla scoperta di questo magico labirinto sotterraneo che si pensa abbia più di 2500 anni di storia alle spalle.

Uno sguardo diverso, quello che ti proponiamo, e che vede al centro un’area urbana che ha tanto da raccontare, sospesa essa stessa in un passato che molto lascia all’immaginazione.

Spesso si è soliti vedere le città dal lato terrestre, con monumenti capaci di catturare lo sguardo, ancora di più se immersi in un contesto storico, architettonico e naturalistico d’eccezione. Tratti che troviamo a Viterbo, città di fondazione etrusca e con un impianto medievale pregevole. 

La Città dei Papi, questo il suo soprannome, ha però molto ha da offrire anche nella parte meno visibile agli occhi: quella della Viterbo sotterranea, appunto. Al suo interno è presente un reticolo di gallerie che partono dal centro storico e arrivano oltre la cinta muraria: un’estensione davvero notevole. 

Non tutto il percorso è al momento percorribile, ma solo circa cento metri che si trovano su due livelli immediatamente sotto Piazza della Morte. La profondità va dai 3 ai 10 metri e la pietra interessata dagli scavi è il tufo: una roccia di tipo vulcanico tipica del paesaggio locale.

Non sono ancora chiare le origini di queste gallerie sotterranee, gli studi sono del resto ancora in corso, e negli anni sono state sviluppate diverse teorie, da archeologi e altri studiosi. Pare che il primo taglio nel tufo e la realizzazione dei cunicoli iniziali risalga già agli Etruschi, i quali praticarono le prime incisioni nella terra per creare un sistema idraulico utile a raccogliere e poi a canalizzare le acque piovane.

L’impianto attuale è stato invece attribuito all’Epoca Medievale, durante la quale i tunnel sono stati alzati, allargati e allungati, diventando un fitto labirinto fatto di paesaggi segreti in grado di porre in comunicazione le parti più importanti della città: quelle strategiche e nevralgiche.

A cosa servivano le gallerie esattamente? A consentire ai viterbesi di poter scappare qualora si verificasse un assedio o qualsiasi altro evento foriero di pericolo. Successivamente i cunicoli sono stati utilizzati prima dai briganti per le proprie attività e poi come rifugi nel corso dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Le gallerie sono ben illuminate e si visitano volentieri. La storia che raccontano è antica e lo fanno con suggestione.

Viterbo sotterranea con Magic Italy

Dalla Viterbo Sotterranea sono passate diverse persone, che l’hanno utilizzata per proteggersi e tutelarsi, ma anche celare al mondo elementi della propria vita di cui non volevano lasciare testimonianza. 

Sono le stesse gallerie a portare nuova luce e tra le vicende più interessanti troviamo quelle legate ai Templari, un ordine fortemente influenzato dalla figura di Bernardo di Chiaravalle, colui che ha elevato i Cavalieri a Soldati di Cristo e monaci-guerrieri.

La Viterbo sotterranea mostra un aspetto inedito della potenza della città durante il Medioevo e lo fa dalla sua parte più nascosta e persino viscerale, potremmo dire.

Visitarla è qualcosa che merita assolutamente, portando a immergersi in un viaggio temporale indimenticabile, capace di arrivare fino ai giorni nostri senza perdere di magia.

Il museo dei Templari

Il tour proseguirà poi alla scoperta del Museo dei Cavalieri Templari. La storia dice che l’Ordine dei Cavalieri del Tempio (i Templari) nacque in seguito alla prima crociata (1096) in Terra Santa, precisamente intorno al 1118, per assicurare protezione ai pellegrini che venivano spesso assaliti e derubati lungo il cammino religioso. 

Non tutti però sanno che la storia dell’Ordine si intreccia con quella di Viterbo per due ragioni che verranno svelate nel corso della visita al museo.

Da sapere