Amaseno è uno dei luoghi più interessanti della Ciociaria e non solo per l’aspetto storico che pure vi si respira, quanto per un altro tipo di cultura: quella enogastronomica. In questo articolo vi portiamo alla sua scoperta, raccontandovi qualcosa di più sul perché vale la pena visitarlo.
Vi diamo già un’anticipazione: scoprirete che è un luogo di eccellenza nella produzione della
mozzarella di bufala. La sua storia è davvero interessante.

Le caratteristiche geologiche del territorio di Amaseno

Il territorio di Amaseno è noto per essere particolarmente fertile. Il borgo è situato nella Valle dell’Amaseno, tra i Monti Lepini e gli Ausoni, circondato da montagne che vedono un’altezza compresa tra i 546 metri e i 1090 metri.

È stato classificato, stando alla Carta Geologica d’Italia curata da parte del Servizio Geologico d’Italia, secondo una composizione che vede in gran parte “Calcari con fossili del Turoniano”: buono per ogni tipo di cultura. L’alternanza di rocce calcaree e macchie di vegetazione rende questo ambiente perfetto, oltre che per l’agricoltura, anche per il pascolo. A lambire la valle è il fiume Amaseno, menzionato in un testo illustre, l’Eneide di Virgilio, dove compare come Amasene pater e Amasenus abundans.

Le origini del borgo di Amaseno

Le origini del borgo di Amaseno non sembrano antiche. Stando alle ipotesi più accreditate la sua fondazione risale al IX secolo e, come tipico nel Medioevo, intorno a un monastero o a una fortificazione militare. La prima testimonianza ufficiale è del 1125 e Amaseno è presente con il nome Castrum Sancti Laurentii

San Lorenzo in Campagna, questa la denominazione con cui la località è stata nota per diverso tempo, è stato di proprietà dei Conti di Ceccano, dei Caetani e tramite loro della regina Giovanna II di Napoli, per poi tornare ai Caetani e, verso la fine del Cinquecento, sotto la giurisdizione di Filippo II di Spagna.
Per molti anni si è trovato al centro delle lotte del brigantaggio. Successivamente è stato inquadrato tra i possedimenti dello Stato della Chiesa e, in alternanza, all’interno della dominazione Napoleonica. Questo naturalmente fino a quando non è stato inglobato nell’Unità d’Italia, la quale ha anche segnato la fine del brigantaggio.

Santuario Madonna dell’Auricola

Santuario Madonna dell’Auricola

La storia recente

Amaseno è stato distaccato dalla provincia di Roma nel 1927 per essere aggregato a quella di Frosinone istituita nello stesso anno. In quegli anni è stato un territorio contraddistinto in maniera importante dalla presenza della malaria, tanto che su 3.000 abitanti i malarici gravi sono arrivati a essere 2.800 (questo nel 1925).
Negli anni della Seconda Guerra Mondiale è stato provato duramente da parte dell’occupazione tedesca e alleata, in particolare a causa delle violenze delle truppe marocchine sulle donne.
Oggi Amaseno è un borgo che ha ritrovato la pace, da una storia di dominazioni tormentate e dalla malaria, completamente debellata da decenni.

Il nome attuale, Amaseno appunto, è stato attribuito a partire dal fiume che lo lambisce in seguito all’unità nazionale, esattamente nel 1872, andando a sostituire quello comune di San Lorenzo in Campagna.

Il bello di Amaseno

Amaseno è un luogo in cui il tempo scorre placido e assorto. Il suo simbolo è la Collegiata di Santa Maria Assunta, una costruzione antica cistercense che presenta un riconosciuto e speciale valore artistico nonché culturale.

Magic Italy propone un tour ad Amaseno ma non tanto per la sua storia, che pure si può sentire tra il paesaggio ameno a ogni passo, quanto per assaporare uno dei prodotti di eccellenza che vi vengono prodotti: la mozzarella di bufala. Ecco qui ulteriori informazioni.

Amaseno e la mozzarella di bufala

Amaseno e la Mozzarella di bufala

Le bufale che girano per Amaseno sono circa 14.000 per un totale di 4.000 abitanti. Rappresentano un po’ un testimone del fatto che tutto scorre e che le storie possono essere raccontate semplicemente ammirando l’orizzonte. E gustando un po’ di buona mozzarella.

Amaseno è uno dei luoghi più interessanti della Ciociaria e non solo per l’aspetto storico che pure vi si respira, quanto per un altro tipo di cultura: quella enogastronomica. In questo articolo vi portiamo alla sua scoperta, raccontandovi qualcosa di più sul perché vale la pena visitarlo.
Vi diamo già un’anticipazione: scoprirete che è un luogo di eccellenza nella produzione della
mozzarella di bufala. La sua storia è davvero interessante.

Le caratteristiche geologiche del territorio di Amaseno

Il territorio di Amaseno è noto per essere particolarmente fertile. Il borgo è situato nella Valle dell’Amaseno, tra i Monti Lepini e gli Ausoni, circondato da montagne che vedono un’altezza compresa tra i 546 metri e i 1090 metri.

È stato classificato, stando alla Carta Geologica d’Italia curata da parte del Servizio Geologico d’Italia, secondo una composizione che vede in gran parte “Calcari con fossili del Turoniano”: buono per ogni tipo di cultura. L’alternanza di rocce calcaree e macchie di vegetazione rende questo ambiente perfetto, oltre che per l’agricoltura, anche per il pascolo. A lambire la valle è il fiume Amaseno, menzionato in un testo illustre, l’Eneide di Virgilio, dove compare come Amasene pater e Amasenus abundans.

Le origini del borgo di Amaseno

Le origini del borgo di Amaseno non sembrano antiche. Stando alle ipotesi più accreditate la sua fondazione risale al IX secolo e, come tipico nel Medioevo, intorno a un monastero o a una fortificazione militare. La prima testimonianza ufficiale è del 1125 e Amaseno è presente con il nome Castrum Sancti Laurentii

San Lorenzo in Campagna, questa la denominazione con cui la località è stata nota per diverso tempo, è stato di proprietà dei Conti di Ceccano, dei Caetani e tramite loro della regina Giovanna II di Napoli, per poi tornare ai Caetani e, verso la fine del Cinquecento, sotto la giurisdizione di Filippo II di Spagna.
Per molti anni si è trovato al centro delle lotte del brigantaggio. Successivamente è stato inquadrato tra i possedimenti dello Stato della Chiesa e, in alternanza, all’interno della dominazione Napoleonica. Questo naturalmente fino a quando non è stato inglobato nell’Unità d’Italia, la quale ha anche segnato la fine del brigantaggio.

Santuario Madonna dell’Auricola

Santuario Madonna dell’Auricola

La storia recente

Amaseno è stato distaccato dalla provincia di Roma nel 1927 per essere aggregato a quella di Frosinone istituita nello stesso anno. In quegli anni è stato un territorio contraddistinto in maniera importante dalla presenza della malaria, tanto che su 3.000 abitanti i malarici gravi sono arrivati a essere 2.800 (questo nel 1925).
Negli anni della Seconda Guerra Mondiale è stato provato duramente da parte dell’occupazione tedesca e alleata, in particolare a causa delle violenze delle truppe marocchine sulle donne.
Oggi Amaseno è un borgo che ha ritrovato la pace, da una storia di dominazioni tormentate e dalla malaria, completamente debellata da decenni.

Il nome attuale, Amaseno appunto, è stato attribuito a partire dal fiume che lo lambisce in seguito all’unità nazionale, esattamente nel 1872, andando a sostituire quello comune di San Lorenzo in Campagna.

Il bello di Amaseno

Amaseno è un luogo in cui il tempo scorre placido e assorto. Il suo simbolo è la Collegiata di Santa Maria Assunta, una costruzione antica cistercense che presenta un riconosciuto e speciale valore artistico nonché culturale.

Magic Italy propone un tour ad Amaseno ma non tanto per la sua storia, che pure si può sentire tra il paesaggio ameno a ogni passo, quanto per assaporare uno dei prodotti di eccellenza che vi vengono prodotti: la mozzarella di bufala. Ecco qui ulteriori informazioni.

Amaseno e la mozzarella di bufala

Amaseno e la Mozzarella di bufala

Le bufale che girano per Amaseno sono circa 14.000 per un totale di 4.000 abitanti. Rappresentano un po’ un testimone del fatto che tutto scorre e che le storie possono essere raccontate semplicemente ammirando l’orizzonte. E gustando un po’ di buona mozzarella.

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